Due medaglie, un oro e un bronzo a testa, per Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, i simboli del mezzofondo italiano del nuoto nonché protagonisti insieme a Federica Pellegrini del Mondiale di Budapest, il più ricco di sempre di medaglie per l’Italia.
Reduce dall’oro nei 1500 metri al termine di un’esaltante rimonta sull’ucraino Romanchuk, Gregorio si è raccontato a ReteSport.
“E’ stato veramente bello, soprattutto la gara dei 1500 è stata come la volevo. Era un Mondiale, c’erano tutti i top, e potersi riconfermare era la cosa che mi premeva di più. Io punto di riferimento nella specialità? Sì, me ne rendo conto ed è una cosa che mi rende davvero orgoglioso. E’ dal 2014 che non perdo la gara dei 1500 in ambito internazionale ed era la cosa più importante per me, anche perché la competizione sta crescendo sempre più, ci sono molti ragazzi che vanno forte. E’ una bella soddisfazione, questa volta è stato davvero più difficile perché, in maniera quasi inaspettata, ci sono state molte prestazioni buone di ragazzi abbastanza giovani per cui ho sofferto li in mezzo, però proprio per questo sono ancora più contento”.
Dopo aver commentato l’imminente addio alle corse di Filippo Magnini (“Credo che ognuno debba fare ciò che sente. Lui ha fatto bene a spingersi fino a questo punto, anche perché è sempre stato molto competitivo. Ora, se ha voglia di misurarsi in qualche altro campo, condivido a pieno la scelta. Dispiace perché è stato un grande campione, ma non si può andare avanti all’infinito nel nuoto”), lo juventino Paltrinieri si è concesso una digressione calcistica, commentando ciò che lo divide dall’interista Detti:
“Chi vincerà lo scudetto? Direi sempre la Juventus. Non ho potuto seguire gli ultimi movimenti di calciomercato, ma confido sempre nei bianconeri”.