Uno lo ha allenato nel punto più alto della carriera di Roberto D’Aversa, arrivato in Serie A a Siena a 28 anni. Di Daniele Faggiano, invece, è stato il vero e proprio scopritore, avendolo pescato a 25 anni dalla Serie C2 per affidargli il ruolo di osservatore del Bari. Chi meglio di Giorgio Perinetti può allora giudicare il nuovo corso del Parma, partito con il piede giusto grazie alla vittoria sul Sudtirol?
Certo, c’è un piccolo particolare, visto che il destino porrà per il resto della stagione il maestro in competizione con gli allievi. Perinetti è il direttore generale del Venezia, che a differenza dei crociati sta rispettando, pur senza fare sfracelli, il ruolo di favorita del campionato, ma in base a quanto dichiarato dall’esperto dirigente ex, tra le altre, di Juventus e Roma, la doppia scelta della società Parma è stata felice: “Credo che il Parma abbia trovato in corsa le soluzioni migliori” ha detto a Tmw Radio dopo non essere stato tenero nei mesi scorsi di fronte alle prime difficoltà del Parma.
Poi Perinetti regala anche una chicca di mercato: “D’Aversa l’ho avuto come giocatore, è un tecnico che stimo e che era in corsa anche per il Venezia”.
Scherzoso invece il commento su Faggiano: “Avrei preferito che al Parma arrivasse Vagnati, perché ha meno esperienza, mentre Daniele porterà al Parma il suo entusiasmo e anche maggiori conoscenze. Direi che con queste scelte il Parma è un avversario che si riqualifica tra quelli più pericolosi”.