Gli azzurri hanno lasciato Istanbul in mattinata per fare il loro rientro in Italia, con l’amaro in bocca di non avere una medaglia in più nel bagaglio di ritorno, ma con la certezza di aver dato tutto ed essere arrivati probabilmente al massimo risultato possibile. Anche se, Gigi Datome, non è del tutto d’accordo: “Credevo davvero di poter andare avanti – le parole del capitano azzurro – Non erano marziani e non c’è mai una squadra sconfitta in partenza. Ma è stato impossibile vincere, con questo loro dominio a rimbalzo. Abbiamo giocato a testa alta con tutti, anche se a me rode tantissimo”.
Il rischio di una generazione importante (almeno sulla carta) resti a mani vuote si fa sempre più concreto, anzi c’è qualcuno che potrebbe dire addio alla Nazionale, come Marco Belinelli. “Non so cosa farà Marco. Venire in Nazionale è un orgoglio, un piacere, ma anche un sacrificio. Se uno ha il piacere e la voglia di venire, giusto che venga, altrimenti è giusto rispettare la scelta è andare avanti”. Il giocatore del Fenerbahce, invece, non ha dubbi: “Io finché starò bene e mi divertirò proseguirò, però il prossimo anno mi prenderò un’estate libera. Dopo 17 anni, penso di meritarmela”.
Superata questa delusione, servirà andare avanti. Ed il futuro non sembra così roseo, con un movimento in difficoltà: “Un risultato della nazionale può far avvicinare degli appassionati, ma non penso sia la soluzione. Ci sono tante cose da fare, io penso al mio e mi dispiace, perché anch’io dovevo fare meglio per andare oltre il quarto di finale. Ma il movimento penso ha bisogno di tante cose per tirarlo su. Non ci sono più i soldi di una volta ed è un discorso troppo lungo da affrontare a caldo”. Il futuro prossimo si chiama Meo Sacchetti, che esordirà a metà novembre: “Non mi sento di dare consigli. Avrà questa formula strana per esordire, gli faccio il mio più grande benvenuto”. Gli servirà: con una squadra tutta da rifare per le qualificazioni, il suo compito non sarà per nulla facile.
In collaborazione con basketissimo.com