Dopo un sabato sera decisamente ad alto voltaggio, con la vittoria di Sassari che interrompe la striscia di Brescia e le volate vincenti di Pistoia e Reggio Emilia, a mezzogiorno c’è una partita dalle grandi implicazioni per due zone di classifica.
La Vanoli Cremona gioca una partita perfetta, si nutre dell’ottimo inserimento di Fontecchio e la vena di Johnson-Odom e dei suoi americani e domina Avellino per tutti i quaranta minuti, vincendo una partita importantissima per 86-73.
C’è l’esordio in maglia Vanoli di Simone Fontecchio che è subito del tutto inserito nei meccanismi e voglioso di dimostrare tanto da segnare ben 10 punti in altrettanti minuti nel solo primo tempo. Cremona è in ritmo, ma Avellino spartisce le responsabilità offensive andando alla prima pausa sotto di sole due lunghezze.
Il secondo quarto è ancora di marca Vanoli che trova il ritmo di Martin, Milbourne e gli assist di Johnson-Odom per provare a scavare il solco. Sono ben 27 i punti realizzati dalla squadra di Sacchetti che va alla pausa lunga con ben otto punti di dote e con 20 minuti decisamente convincenti.
Il terzo quarto è tutto in salsa Vanoli che scollina sulla doppia cifra di vantaggio, raggiungendo le tredici lunghezze di vantaggio grazia alla tripla del rientrante in campo Johnson-Odom.
Ciò che fa la differenza è la netta disparità d’intensità sul campo con Cremona che prende ben tre rimbalzi d’attacco consecutivi sbagliando altrettante conclusioni, ma poi chiudendo con la doppietta di triple del +16 sempre di Johnson-Odom.
Avellino è letteralmente bloccata in attacco e incapace di pareggiare l’intensità avversaria. Non riesce nulla alla truppa di Sacripanti e il -19 dell’ultima pausa somiglia a una condanna definitiva. Il quarto periodo è quasi accademia, con la Vanoli che gestisce il larghissimo vantaggio conseguito e questa volta l’impresa di Avellino non può riuscire nonostante Sacripanti provi la zone press e qualche trucchetto per aumentare il numero dei possessi.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com