E’ arrivato il giorno dell’Olimpia. Giovedì è iniziato ufficialmente il corso di Simone Pianigiani alla guida dei biancorossi con la speranza di aprire un ciclo che s’identifichi in questa squadra, magari in questi giocatori e che si possa riscattare una stagione passata che va ben oltre il concetto di fallimento.
I giocatori sono già arrivati tutti (ovviamente quelli disponibili) nella giornata di ieri e oggi hanno tenuto alle ore 9.30 il primo allenamento fisico al Vismara per cominciare a rompere il fiato.
Come detto nei giorni scorsi, questo non è da intendersi come un vero e proprio raduno, ma solamente un ritorno ai lavori per mettere benzina nel serbatoio e attendere il 13 settembre, data in cui ci sarà l’abbraccio con il pubblico nell’attesa amichevole di lusso con il Khimki al PalaDesio.
L’estate milanese era iniziata con una scelta importante riguardo al successore di Repesa e dopo la vittoria in Israele il nome di Pianigiani riporta il made in Italy in panchina anche se i tifosi, che ovviamente si esprimono liberamente ma hanno anche valenza pressochè nulla nelle decisioni societarie, hanno mostrato diverse rimostranze con la campagna su Twitter #nopianigiani.
Tralasciando i motivi alla base della contestazione, l’ex Hapoel potrebbe essere la persona giusta per rilanciare i biancorossi ed è un qualcosa che sente su di sè: “Essere all’Olimpia è uno stimolo eccezionale -dice- che però porta con sè un grande senso di responsabilità, doveroso quando lavori per una società così gloriosa”.
Dopo le dichiarazioni di affetto verso Dan Peterson che ha seguito dalla giovane età e Dino Meneghin, bandiera della società, torna a parlare del presente e soprattutto del futuro: “Il senso che prevale è la grande motivazione di riuscire a portare in campo uno spirito che sia all’altezza di chi ci ha preceduto potendo costruire un presente e soprattutto un futuro altrettanto importante”.