Presente all’inaugurazione dell’Osteria del Calcio in piazza Strozzi a Firenze, Alberto Gilardino ha parlato della propria nuova esperienza allo Spezia e della mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale 2018:
“Pensiamo a raggiungere la salvezza il prima possibile. Sono in un gruppo giusto, ben mixato tra giovani e esperti. Spero di dare qualcosa anche io, il nostro obiettivo è raggiungere la salvezza il prima possibile. L’Italia? Provo un grandissimo dispiacere per quanto accaduto. Soprattutto per Buffon e De Rossi, con cui ho condiviso grandissime gioie in Nazionale, immagino il loro rammarico nel lasciare così. C’è da ripartire con presupposti ben precisi, speriamo di tornare l’Italia che è stata. Serve un progetto serio, delle sicurezze dirigenziali: gente che ha giocato e vissuto di calcio, solo così si potrà risollevare il movimento”.
Una parola anche sul candidato principale al ruolo di ct: “Ben venga Ancelotti, è un allenatore e persona eccezionale e ha vinto quasi in tutti in club nei quali è andato”.
Gilardino stronca però la decisione di Gian Piero Ventura di non rassegnare le dimissioni, citando un esempio illustre e recente, oltre che sempre azzurro: “Subito mi è venuto in mente Prandelli. Il suo dopo Sudafrica 2014 fu un gesto di lealtà per tutta la Nazione. In questo caso non è avvenuto, sono scelte. Condivisibili o no”.