È durata poco, lo spazio di otto partite, la prima stagione di Serie A di Fabio Lucioni. Il capitano del Benevento è stato infatti squalificato per un anno dal Tribunale nazionale antidoping dopo la positività al Clostebol, un anabolizzante, dello scorso 22 settembre, al termine della gara contro il Torino. Accolta quindi la richiesta della Procura.
Il difensore nativo di Terni, che aveva giocato le prime cinque partite di campionato, nonché le prime della carriera nel massimo campionato, era tornato in campo lo scorso 23 dicembre contro il Genoa, dopo la fine della sospensione cautelare di 90 giorni, ma ora ecco la stangata.
Pugno ancora più duro verso il medico sociale Walter Giorgione, fermato per quattro anni: al dottore sono stati infatti contestati il possesso e la somministrazione del “Trofodermin”, lo spray contenente il principio attivo del Clostebol.
A nulla sono bastate le giustificazioni di Lucioni e della società sulla buonafede del giocatore. Si tratta di un brutto colpo per le speranze di salvezza dei giallorossi, che avevano ripreso vigore dopo le ultime due vittorie: ora i sanniti dovranno tornare sul mercato per sostituire il centrale.