Gianluigi Buffon, in una intervista alla Rai, ha commentato aspramente i festeggiamenti (con tanto di fuochi d’artificio) seguiti alla sconfitta della Juventus nella finale di Champions League contro il Real Madrid. “Fatico ad accettare gli atteggiamenti di chi tifa contro la Juventus a prescindere. I caroselli degli altri non hanno peso, non producono in me alcun tipo di reazione se non una specie di orgoglio di non essere come loro. Le critiche? Quando perdi 4-1 in una finale le ricevono tutti, non c’è uno più colpevole di altri e fa parte del gioco”.
Le parole del portiere della Nazionale hanno scatenato la reazione di tanti tifosi di Inter, Napoli e Roma, evidentemente punti sul vivo. E c’è chi su Facebook rispolvera un vecchio video che ritrae Buffon con uno striscione che recita “5 maggio, ancora godo”.
“Non c’è nessun demone dopo Cardiff – ha continuato Gigi -. Abbiamo perso meritatamente una partita e quello è un peccato. Ma come dico sempre: quando lotti per i traguardi più prestigiosi incontri le squadre più importanti, le difficoltà sono sempre maggiori e ci sta che si perda”.
“È un peccato aver perso una finale, ma la vita va avanti. Ci sono altre sfide da affrontare e quella conto il Liechteinstein è una gara sulla carta facile ma che starà a noi farla diventare tale. Sono tre punti che ci permetteranno di andare in Spagna a giocarci una gara di grande valore”.
Il futuro: “Ho detto che probabilmente sarà l’ultimo anno e visto che si potrebbe chiudere un discorso lungo di carriera sono molto concentrato sul fatto che lo voglio finire a modo mio. Non mi fa male che si parli perché a 40 anni sarebbe folle non pensare a un dopo Buffon. Lo trovo normalissimo e giusto, perché la Nazionale e la Juve sono molto più importanti del singolo giocatore. Ed è giusto che si guardi al futuro e anche un po’ al presente. In futuro non ho ancora pensato precisamente a cosa fare. Mi auguro di restare nel mondo del calcio, sicuramente non vorrò fare l’allenatore a tempo pieno. Anche perché avrò bisogno un attimo per disintossicarmi dopo 24 anni ad un certo livello, credo sia umano”.