Il passaggio di proprietà avverrà entro la fine di ottobre, il Parma è in linea con gli obiettivi di inizio stagione e la posizione di Roberto D’Aversa non è mai stata in discussione.
Queste le linee guida della lunga conferenza stampa con cui l’amministratore delegato della società crociata, Luca Carra, ha voluto fare il punto dopo un mese di campionato sull’altalena.
Inizio da sogno con due vittorie consecutive, poi tre sconfitte di fila e quindi il successo di Venezia che non ha però riacceso l’entusiasmo dei tifosi.
“L’obiettivo è ed è sempre stato quello di raggiungere i play off, programmando con calma – ha precisato Carra – Non abbiamo mai detto di voler vincere o uccidere il campionato di Serie B. Ci sono almeno quattro squadre più strutturate o attrezzate rispetto al Parma. Continuo a leggere di un mercato faraonico: i Parma non ha fatto alcun mercato faraonico se considerate il fatto che da neopromossi riceviamo un sacco di contributi in meno. Abbiamo avuto la volontà di creare una squadra che possa competere per raggiungere i play off”.
Sulla posizione di D’Aversa: “Non abbiamo mai preso in considerazione il fatto che l’allenatore debba essere esonerato. Abbiamo fiducia in lui, da novembre scorso lo stiamo seguendo e pensiamo che si possano raggiungere gli obiettivi prefissati con lui. Cambiare allenatore dopo quattro giornate con sei punti fatti mi sembra illogico”.
Commentata la campagna abbonamenti (“Non ritengo sia un flop, forse sono stato troppo ottimista quando ho parlato di diecimila abbonati, sottovalutato la variabile del sabato pomeriggio. Credevo di raggiungere quota diecimila unità, ma siamo la seconda squadra per tifosi in Serie B e siamo più avanti di molte squadre di Serie A con i nostri 9300 abbonati”), Carra entra infine nel merito dell’argomento che più interessa i tifosi, la definizione del passaggio di proprietà:
“In questo momento la parte societaria è composta da Nuovo Inizio, PPC e dal gruppo entrato dalla Cina con il 30%. Io sono il rappresentante di tutte e tre le parti. Con tutte abbiamo contatti frequenti, anche con il gruppo cinese con cui ci sentiamo spesso per fare il punto della situazione. Il closing è previsto per la terza o la quarta settimana di ottobre, non c’è nessuna indicazione che ci possa far preoccupare sotto questo punto di vista, né per gli investimenti futuri che non saranno vietati: lo slittamento dipende dalla burocrazia cinese, noi sapevamo tutto e quindi sapevamo che si sarebbero allungati i tempi. La settimana scorsa quando LiZhang è venuto ci ha detto che entro la fine di ottobre spera di portare a termine l’operazione”.