Cristiano Ronaldo in un’intervista a Record parla del suo 2018, chiuso con la conquista del premio di portoghese dell’anno: una soddisfazione dopo i tanti premi personali sfumati negli ultimi mesi nonostante un altro anno solare da urlo sotto l’aspetto dei gol e delle vittorie di squadra.
“Non sono ossessionato dai premi individuali. La cosa più importante è aiutare la squadra a vincere, tutto il resto è una conseguenza naturale. Lo stesso discorso vale per i record: batterli non è un chiodo fisso, ciò che conta è riuscire a migliorare sempre di più. Non è semplice, perché il livello tecnico, tattico e fisico di tutte le squadre si è alzato, vincere sta diventando sempre più complicato ed è per questo che devo lavorare ancora più duramente per rimanere al top. Vincere è bellissimo ed è una cosa che mi rende felice, ma se non succede non è la fine del mondo”, sono le parole di CR7, che dopo aver vinto la terza Champions League consecutiva con il Real Madrid, si è accasato alla Juventus in serie A, dove al termine del girone d’andata è in cima alla lista cannonieri con 14 realizzazioni.
Per quanto riguarda il ritorno in Nazionale, Ronaldo è chiaro: “Nel 2019 ho intenzione di tornare a disposizione del commissario tecnico”.
Il cinque volte Pallone d’Oro ha speso alcune parole anche sul caso Mayorga e le accuse di stupro mosse nei suoi confronti dall’ex modella statunitense per fatti avvenuti dieci anni fa: “Accuse disgustose, ma ho la coscienza tranquilla. Sono fiducioso che molto presto tutto sarà chiarito”, assicura il campione lusitano.