All’andata la Svezia non ha battuto l’Italia solo una volta. Bensì due. Sul campo e anche a parole, e a gesti, con le provocazioni prima e durante la partita.
Gli azzurri sono caduti nella trappola del gioco duro degli scandinavi, che, visto il successo ottenuto, stanno lastricando anche la strada del ritorno di schermaglie verbali.
Dopo Emil Krafth, che ha “ringraziato” Gian Piero Ventura per non aver schierato da titolare Lorenzo Insigne, altre stilettate agli italiani sono arrivate da Jakob Johansson, l’autore dell’unico gol dell’andata, e dall’ex di Juventus, Bologna e Cagliari Albin Ekdal.
“L’arbitraggio? Bonucci può dire quello che vuole, ma per ora siamo in vantaggio noi. Noi sappiamo che l’Italia deve vincere assolutamente per esserci al Mondiale, un appuntamento al quale ha quasi sempre partecipato” ha detto ad Aftonbladet Johansson, che milita nell’Aek Atene e ha appena affrontato il Milan di Bonucci in Europa League.
Ancora più pungente Ekdal, che ha parlato al ‘Corriere della Sera’ e che a San Siro ha segnato una storica tripletta con il Cagliari contro l’Inter: “La reazione degli italiani non mi sorprende, ma adesso conta solo la partita di ritorno. Ci aspettiamo un avversario diverso rispetto a quello di venerdì: più carico, aggressivo e con una voglia maggiore. Sinceramente, gli azzurri mi hanno un po’ deluso, ma sappiamo che la qualificazione si decide sui 180′. La pressione è su di loro, pur restando comunque favoriti. La Svezia può segnare un gol, abbiamo la qualità per riuscirci, ma dovremo stare attenti a non subirne”.