Il presidente della Lega di Serie C, Gabriele Gravina, è intervenuto in diretta a Radio Sportiva sulle elezioni Figc.
“Fare un passo indietro? Sarei stato ben felice di cedere il passo, ma purtroppo l’unico programma sul quale si è lavorato è il mio e quello della Serie C: è giusto, perciò, che io rappresenti quelle istanze nel palazzo che dovrà affrontare questi cambiamenti”.
“I candidati? Lo scenario attuale fa venire la pelle d’oca e nessuno l’avrebbe auspicato alla vigilia, ma vedo anche aspetti positivi. Innanzitutto, ha permesso alle diverse componenti di affrontare, in questi 40 giorni, argomenti di politica sportiva, cosa che non avevamo mai fatto negli anni precedenti. Da lunedì, poi, inizieremo un nuovo confronto, sperando che ci siano delle affinità. Per questo, non escludo accordi con Sibilia e con Tommasi. Voglio confrontarmi con loro e vedere se troviamo un ampio consenso, raggiungendo una strada meno tortuosa per arrivare al processo di riforma del calcio italiano”.
Il ruolo di Lotito: “Lui è imprevedibile, gli riconosco qualità e caparbietà, ma chi mi conosce sa qual è la mia idea su di lui sotto un profilo politico. Può mettersi a disposizione, ma non certo del ruolo di presidente federale”.
Il possibile commissariamento: “Sarebbe la certificazione della non qualità della classe dirigente italiana. Se ciò avvenisse, avremmo dimostrato di essere stati incapaci di trovare risposte da dare ai tifosi e alle leghe”