Follia in Polonia. Secondo quanto riportato dal quotidiano Przegladsport, circa una cinquantina di ultras del Legia Varsavia hanno organizzato una vera e propria spedizione punitiva nel piazzale antistante lo stadio nei confronti dei giocatori della loro stessa squadra.
La frangia violenta del tifo del Legia ha fermato il pullman su cui viaggiavano i calciatori e lo staff. A questo punto gli ultras hanno intimato ai giocatori di scendere e li hanno picchiati. Il motivo è da ricondurre a una semplice sconfitta sul campo, il 3-0 subito dal Lech Poznan.
I tifosi del Legia, che recentemente, durante la partita valevole per le qualificazioni di Champions League contro l’Astana, hanno esposto una coreografia che mostrava un soldato nazista puntare una pistola alla tempia di un bambino polacco, non sono nuovi a intransigenze violente. A febbraio picchiarono selvaggiamente 50 tifosi dell’Ajax in un pub poco prima della sfida di Europa League; a ottobre dello scorso anno, invece, devastarono Madrid nelle ore precedenti alla partita contro il Real in Champions. E poi ancora vandalizzarono il San Paolo di Napoli nel dicembre 2015.
A salire sul pullman per intimare alla squadra di scendere sarebbe stato il loro capo, tale “Staruch”. A questo punto, credendo solo di sostenere un confronto verbale, sono scesi tutti, ma in tutta risposta hanno ricevuto solo botte: schiaffi, colpi in testa, un pugno al vice allenatore Aleksandar Vukovic… e come se non bastasse hanno avvertito: qualora la squadra dovesse perdere di nuovo, torneranno alla carica.