Una maglia gigante, numero 10, è al centro del campo. “Francesco Totti 10″ è la scritta che campeggia enorme all’Olimpico: su tutti i cartelloni compare la scritta “Grazie capitano”, anche in tribuna sventolano i cartoncini con il numero 10.
Totti, rientrato immediatamente negli spogliatoi al triplice fischio della sfida vinta contro il Genoa, torna in campo accolto dai compagni. Tantissima la commozione, lo stesso numero 10 è in lacrime quando viene omaggiato dal presidente Pallotta (fischiatissimo insieme a Spalletti) con una maglia speciale.
Dopo aver abbracciato i figli ed Ilary Blasi, il capitano comincia a fare il giro del campo insieme alla sua famiglia, raccogliendo gli applausi di un Olimpico, commosso e allo stesso tempo in festa.
Poi scrive su un pallone “Mi mancherai” e lo calcia in Curva Sud, salutando per un’ultima volta i suoi tifosi.
“È arrivato il momento. Ho pianto tutti i giorni. È stata la mia unica maglia. È una decisione che ho preso con mia moglie e la mia famiglia. Starei qui altri 25 anni. Grazie Roma, grazie alla mia famiglia, mamma e papà, a mio fratello. Vorrei scrivere una poesia, una canzone, ma ho provato a esprimermi con i miei piedi. Maledetto tempo, mi viene la pelle d’oca a pensare al 17 giugno 2001 (giorno dello scudetto). Da domani sarò grande”, le sue parole.