Solo due settimane fa, dopo il pareggio contro che era costato il primo posto e il sorpasso del Parma, il dg del Venezia Giorgio Perinetti aveva parlato chiaro, dall’alto della propria lunga esperienza nel mondo del calcio: “Gli avversari dai quali dovremo guardarci per la promozione diretta saranno Bassano e Parma”.
I fatti, al netto di una classifica che continua a vivere di stravolgimenti settimanali, sembrano dare ragione a Perinetti, visto che proprio queste sono le squadre con la serie positiva più lunga e il minor numero di sconfitte tra le prime della classe.
Le frenate in cui sono incappate giallorossi e crociati nell’ultimo turno hanno restituito il primato al Venezia, pur in coabitazione con il Bassano, e allora ecco un altro punto della situazione di Perinetti, che ha parlato al ‘Gazzettino’: “Un Venezia con l’atteggiamento, ritmo e intensità visti contro il Sudtirol non deve temere avversario.. La nostra è una squadra di tutti titolari, dove tutti sono consapevoli del loro ruolo e delle loro possibilità. Credo che quando il Venezia va in campo con il ritmo e l’intensità visti contro il Sud Tirol non debba temere nessun avversario. Al contrario se svuotato come a Santarcangelo può avere problemi con tutti”.
Un concetto giustificato dal valore della rosa a disposizione di Inzaghi e non ancora espresso da nessuna delle altre due rivali: pur partendo da basi opposte, il Bassano come outsider, e il Parma come co-favorita, giallorossi e crociati mantengono i fari spenti.
Sentire per credere quanto dichiarato dal direttore sportivo Andrea Galassi durante la conferenza stampa di martedì e poi in serata ai microfoni di ‘Teleducato’. L’uomo-mercato crociato ha bacchettato la squadra per l’opaca prova di Macerata, giocando però poi a nascondersi sulle ambizioni stagionali: “Venivamo da quattro vittorie consecutive e giocavamo contro una squadra che ci ha aspettato. Un pareggio ci sta, anche se avremmo voluto vincere. Le rivali? Ci sono 6-7 squadre competitive: Venezia, Reggiana, Bassano e Padova hanno qualcosa in più, poi le mine vaganti Pordenone e Sambenedettese, ma non credo che qualche squadra possa staccarsi. Noi abbiamo costruito una squadra per vincere, ma non abbiamo mai dichiarato che avremmo fatto in carrozza. Capisco le aspettative dei tifosi, ma. l’importante è non mettere troppa pressione”.
Proclami o profilo basso: quale sarà la strategia giusta?