
Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha rilasciato al sito del quotidiano spagnolo “Marca” una lunghissima intervista parlando di tutti i grandi temi del calcio mondiale ma a fare notizie in Italia è soprattutto la sua fede.
“Tutto il mondo sa che tifo Inter, una squadra che ti fa soffrire ma che quando vince ti da’ una gioia enorme. I miei idoli erano Altobelli e Beccalossi“, ha confessato il numero uno della federazione internazionale.
Sull’allargamento dei Mondiali: “La Coppa del Mondo è più di un torneo, è un evento sociale, nel calcio ci sono tanti paesi in crescita, penso all’ultimo Mondiale dove Inghilterra e Italia sono state eliminate dalla Costa Rica, una buona squadra, ma che non è nè l’Argentina di Messi nè il Brasile di Neymar. Nel calcio non si sono solo le selezioni europee e quelle sudamericane, bisogna allargare gli orizzonti, anche perchè se una Nazionale partecipa al Mondiale dà grande impulso alla crescita del calcio in quel determinato paese. Non ci sarebbero partite in più, si giocherebbe in 32 giorni e la squadra campione del mondo alla fine avrà fatto 7 partite come adesso. Ci sarebbero solo aspetti positivi, il calcio si aprirebbe a tutto il mondo, faremmo 16 gironi di tre squadre ed eliminazioni dirette. Questa formula sarebbe possibile a partire dal 2026″.