Due rigori contro in due partite, ma anche il penalty che ha aiutato a rimontare il Genoa. Questo l’”intenso” bilancio della Juventus dopo primi 180’ di campionato limitatamente al Var.
Non è certo questo, però, il motivo della rabbia con cui Gigi Buffon commenta a Sky Sport al termine della gara di Marassi le modalità d’uso dell’assistenza tecnologica agli arbitri, semmai la frequenza del ricorso allo strumento e i tempi dell’attesa:
“Così non mi piace, se ne sta facendo un uso spropositato e sbagliato. Parto dal presupposto che bisogna liberare gli arbitri dal mostro, anche per poter valutare serenamente la bravura di un direttore di gara che si deve prendere la responsabilità delle decisioni in base alle percezioni del campo. Si diceva che andava utilizzato con parsimonia, in modo giusto e utile e penso ancora che se usato così potrà dare ottimi risultati e fare bene al calcio. E invece così sembra di giocare a pallanuoto, è qualcosa di molto brutto. Anche perché nel calcio non tutti i contatti sono da rigore”.
“Lo dico mio malgrado, da portiere di una squadra che vince e attacca spesso, quindi mi do la zappa sui piedi – ha concluso Buffon – Lo scorso campionato abbiamo avuto tre rigori a favore, quest’anno arriveremo a 55, ma questo non è più calcio, diventa pallone da laboratorio. Tra l’altro in questo modo non conosceremo mai l’effettivo valore di un arbitro: se fossimo tutti più sereni, obiettivi e accettassimo gli errori, vivremo con più umanità tutti i risultati”.