La sua maglia crociata numero 300 sarà esposta da martedì nel Museo del Parma all’interno dello Stadio Tardini. Ma ad Alessandro Lucarelli le tappe di trasferimento, seppur emozionanti come la vittoria sulla Sambendettese, e i traguardi parziali interessano poco.
L’obiettivo è uno solo, riportare la squadra in Serie B e poi, con ogni probabilità, dare l’addio al calcio.
Il capitano, già nella storia grazie al gol di Lumezzane per essere stato il primo giocatore a segno dalla A alla D, è intervenuto a Bar Sport, su TvParma, per una veloce rassegna sui 9 anni trascorsi con la 6 sulle spalle: “Dopo nove anni si crea un legame che va inevitabilmente oltre lo sport. Voglio riportare il Parma in B, poi dopo il ritiro vedrò cosa fare: ho ancora la testa da giocatore, ma penso a un ruolo dirigenziale. La promozione in A, la qualificazione all’Europa League e il fallimento sono i tre momenti più importanti. Il fallimento quello più brutto? Certo, la mia famiglia mi è stata vicino, ma a farmi ancora più male furono i no dei compagni di allora, quando avrei voluto dare una speranza alla gente”.
Tra l’obiettivo B e il Parma c’è il Venezia. Lucarelli sembra avere le idee chiare: “Il nostro obiettivo deve essere quello di vincerle tutte, so che se ci riusciremo verremo promossi. Purtroppo rischiamo di pagare cara la sfortuna negli scontri diretti con loro e il filotto negativo contro Padova, Ancona e Bassano”. Le ultime partite prima dell’avvento sulla panchina di D’Aversa.