Il Verona che non t’aspetti batte anche il Pescara dopo il Benevento. Nel gelo del Bentegodi un Hellas cinico e attendista si fa dominare nel gioco da un Pescara sciupone, rischia in più di un’occasione ma quando c’è da sbancare, è il primo al tavolo verde: dapprima passa in vantaggio con Danzi, quindi è micidiale in contropiede, procurandosi il rigore del 2 a 0 firmato Di Carmine. Che diventano tre a inizio ripresa per la sfortunata autorete di Del Grosso mentre Mancuso rende meno amara la sconfitta con la rete della bandiera. Il Verona sale a 25 punti col Cittadella, uno in meno del Pescara appaiato al Lecce. In testa comanda con 30 il Palermo davanti al Brescia 27. Prossimo turno: Livorno-Verona; riposo per il Pescara.
Primo tempo. Inizio autoritario del Pescara nel gelo del Bentegodi. Conclusione ravvicinata di Mancuso, bravissimo Silvestri ad opporsi (3’). Tre più tardi lo stesso attaccante è anticipato in uscita dall’estremo scaligero. 10’: Silvestri è costretto ad uscire dai pali e rifugiarsi in fallo laterale. Due angoli consecutivi dei ragazzi di Pillon non producono nulla, anzi sul secondo innescano il contropiede gialloblù: servizio al bacio di Matos per Lee che, a tu per tu con Kastrati, si fa ipnotizzare dal portiere in uscita.
Inizia la contestazione dei tifosi gialloblù contro il presidente Setti: «Buffone, vendi il Verona» uno dei cori più gettonati.
Al 14esimo Danzi lascia partire un gran diagonale dal limite che sorprende Kastrati, infilandosi sul palo lontano per l’1 a 0 Hellas.
Reagisce il Pescara con ficcanti azioni, a cui manca solo il colpo risolutivo, mentre dalla Curva Sud, cuore del tifo gialloblù, spunta lo striscione minaccioso, indirizzato al massimo dirigente: «…Noi non ti lasceremo fare!».
Al 19esimo Monachello ha sulla testa il pareggio, gran stacco a centro area, palla fuori di un niente. Tre minuti dopo gran affondo di Machin Dicombo, il suo centro sfiora la traversa. 26’: ennesima uscita di Silvestri, stavolta abbassa la saracinesca, respingendo uno stacco di Machin Dicombo. Il Verona ribatte di rimessa ma, anche qui, manca il colpo che potrebbe indirizzare la gara. 32’: Monachello, sottomisura, corregge un centro basso di Marras, palla alle stelle per l’ennesima occasione sprecata dal Pescara. Ci si avvia verso la fine del tempo quando il Bentegodi viene illuminato da un’azione di rimessa a tutto tondo del Verona rifinita da un gran colpo di tacco firmato Di Carmine per l’accorrente Zaccagni, atterrato in area da Gravillon: rigore, Di Carmine sul dischetto, 2 a 0 Hellas. Pescara nuovamente all’attacco e, nuovamente, vicinissimo alla rete con Monachello che, indisturbato, vede uscire il suo colpo di testa solo davanti a Silvestri. Stessa sorte, sull’altro fronte, per Zaccagni, Kastrati in uscita nega il tris, ultima emozione del primo tempo.
Stesse formazioni in campo nella ripresa. Pescara avanti ma è il Verona al brindare col tris. Gran azione di rimessa, Lee per Di Carmine, centro basso, sfortunata deviazione di Del Grosso nella propria porta per il 3 a 0 Hellas. Pillon inserisce Palazzi per Marras. Non è serata per il Pescara che continua a fallire ghiotte opportunità fino al 22’ quando Mancuso in piena area corregge in rete il centro di Machin Dicombo. 23’: sostituzione Hellas, dentro Almici per l’infortunato Ragusa. Verona subito in avanti, Lee-show in area, atterrato, l’arbitro lascia correre. Pescara sempre proiettato in avanti, l’Hellas controlla e riparte con ordine. Girandola di sostituzione: dentro Laribi ed Henderson nei gialloblù, Cocco negli abruzzesi. L’ultima emozione la regala Di Carmine, palo. Sei minuti di recupero e triplice fischio: Verona-Pescara 3-1.