Pari e patta al Bentegodi tra Chievo e Lazio. Uno a uno il finale firmato dall’eterno Pellissier nel primo tempo, risposta di Immobile nel secondo. Gara vibrante con supremazia laziale contrapposta ad un’efficace azione di rimessa del Chievo: risultato giusto. La Lazio sale a 24 punti sempre al quinto posto, il Chievo a 2 sempre fanalino di coda. Giocatori biancazzurri fischiati dai propri sostenitori al termine che li hanno invitati a tirare fuori gli attributi. Prossimo turno: Parma-Chievo (domenica 9 novembre ore 15); Lazio-Sampdoria (sabato 8 dicembre ore 20,30).
Primo tempo. Botta e risposta in avvio: angolo Lazio sbagliato, parte di rimessa il Chievo con Meggionini a tagliare il campo per Obi, immediato il centro basso per Pellissier che, sottomisura, anticipa tutti, palla alle stelle. La gara s’incanala sui binari dell’equilibrio con fraseggi rapidi nell’impostazione ma inefficaci nelle conclusioni. Il Chievo si procura un angolo prima, una bella discesa con Hetemaj poi ma il centrocampista è troppo generoso nel servire Pellissier, imbrigliato nella retroguardia biancazzurra. Ma il capitano c’è. 24’: nuova azione di rimessa condotta magistralmente da Birsa nel corridoio centrale, suggerimento per Pellissier che «brucia» i centrali laziali ed infila di potenza l’incolpevole Strakosha. La Lazio prova a reagire ma trova inizialmente una buona opposizione da parte dei clivensi. Tra il 33’ e 35’ i biancazzurri si fanno più pericolosi con Correa: dapprima uno stacco di testa finisce alto d’un soffio, quindi batte da centro area, Sorrentino sfiora in angolo, da cui nulla scaturisce. Romani sempre nella trequarti del Chievo senza esito. Un minuto di recupero, tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo. Prima mossa di Inzaghi ad inizio ripresa: dentro Caicedo per Radu. Lazio subito pericolosa ma il filtrante di Immobile non passa. Lo stesso centravanti azzurro si vede respingere dal solito Sorrentino un rigore «in movimento». 10’: dentro Gabarron nella Lazio per Marusic. Nel Chievo: fuori Meggiorini (infortunato) per Cacciatore. Il tema tattico è il solito ritornello: avversari nell’area clivense, Sorrentino devia un pericolosissimo traversone del neo entrato Gabarron. 20’: angolo Lazio, nulla di fatto. 21’: Immobile trova il varco centrale giusto, realizzando l’1 a 1, infiammando gli oltre 500 tifosi biancazzurri e gelando il Bentegodi di fede clivense. Chievo reagisce, Lazio scoperta ma Birsa non riesce a servire l’indisturbato Pellissier a centro area. 26’: Immobile, ben servito da Savic sempre al limite, calcia ma stavolta becca le stelle. Un minuto più tardi Di Carlo inserisce l’ex Djordjevic per Birsa; poi Kiyine per Obi. Immobile show al 31’: gran diagonale, clamoroso palo. 35’: Badelj, indisturbato dal limite: Sorrentino guarda la palla uscire di un niente. I biancazzurri rialzano il baricentro, per il Chievo ricomincia la sofferenza. Fuori Badelj per Berisha nella Lazio. Nel finale il Chievo si riaffaccia nell’area avversaria: due angoli, nulla di fatto. Quindi Kiyine confeziona il raddoppio per Pellissier che incredibilmente sciupa. Cinque minuti di recupero. Triplice fischio: Chievo-Lazio 1-1.