Il tecnico del Crotone Davide Nicola ha mantenuto la sua promessa: per festeggiare la salvezza ottenuta con i pitagorici ha deciso di percorrere il tragitto di 1.300 chilometri dalla Calabria a Vigone (Torino), suo paese di residenza, supportato dall’associazione italiana familiari vittime della strada e Fiab.
“Siamo molto orgogliosi di portare in giro il nome di queste due Onlus”, ha dichiarato Nicola.
Il giro tocca le città della sua carriera di calciatore ed allenatore: Taranto, Bari, Pescara, Ancona, poi Livorno e quindi Genova e Torino. Intanto è ormai fatta per il suo rinnovo con il Crotone.
In occasione della tappa di Bari, Nicola si è espresso così ai microfoni di Sky: “Qui ho tanti amici e tanti bei ricordi. Non ho potuto completare il mio lavoro, ma la vita è così. Reputo comunque l’esperienza a Bari positiva”. Il caldo si fa sentire: “E’ molto difficile, ma non difficile come la salvezza che abbiamo ottenuto noi. Stanco? No, sono sfatto, è diverso. Il futuro? Questo è un giro in bici, non parliamo di calcio. Conta il messaggio che intendiamo dare con questo viaggio: le cifre degli incidenti in strada sono devastanti, tocca a tutti noi operare un’azione di sensibilizzazione sul tema”.
Nel suo viaggio in bicicletta Nicola ha sostato anche a Roseto Capo Spulico, al km 401 della Statale Jonica 106, per rendere omaggio a Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza trovato morto il 18 novembre del 1989 proprio in quel tratto di strada e la cui morte risulta, ancora oggi, avvolta dal mistero nonostante nuove riaperture d’inchiesta dalla Procura di Castrovillari.