L’Inter riprende il filo del campionato interrotto a Empoli affrontando il Sassuolo, bestia nera delle ultime stagioni.
I neroverdi hanno battuto la squadra di Spalletti negli ultimi quattro confronti di campionato. Ovvio che il tecnico toscano chieda un’inversione di tendenza, pur essendo a conoscenza delle insidie che possono venire dal giocare in casa senza i propri tifosi, vista la chiusura di San Siro per la seconda giornata di squalifica: “Giocare in uno stadio senza pubblico in cui manca quella emozione forte è un dispiacere e una difficoltà in più” le parole in conferenza del tecnico toscano, che poi fa il manifesto in vista del resto della stagione.
“Siamo ambiziosi, vogliamo fare risultati importanti e tentare di andare a vincere un titolo perché una società come l’Inter è troppo che non vince, anche se è chiaro che non sarà facile perché ci sono sei o sette società che fanno i nostri stessi ragionamenti. Intanto cominciamo a migliorare la classifica puntando il Napoli, che negli ultimi anni è sempre stato più forte di noi. Averlo battuto significa che siamo in crescita. Battere il Sassuolo non sarà facile, perché è una squadra che gioca bene, bisogna fare i complimenti a De Zerbi perché ha ereditato una squadra che sapeva già giocare in maniera moderna ma ci ha messo del suo”.
Tra i protagonisti più attesi della partita Radja Nainggolan, deciso a riscattarsi dopo una prima parte di stagione in sordina: “Sta recuperando, ha avuto problemi fisici con ripercussioni anche psicologiche, come è inevitabile che sia, perché è dispiaciuto per non aver giocato sui propri livelli – ha detto Spalletti – Il ragazzo ci tiene a far bene la sua professione e il suo calcio, anche se poi ogni tanto lo mischia con qualche altra cosa. Ma è la cosa a cui tiene più di tutte. Non è facile prevederlo dentro 90′ a determinati livelli, ma questo potrebbe anche voler dire farlo giocare dall’inizio e sostituirlo. Sta lavorando in maniera costante e sta abbastanza bene”.