Ospite dell’ultima puntata di “Che tempo che fa”, Paolo Maldini è tornato a parlare del mancato ritorno al Milan come dirigente, seguito al rifiuto della proposta formulata da Marco Fassone lo scorso ottobre.
“Ho avuto qualche incontro. Quando li ho visti ho pensato che passare da Berlusconi a loro era un bel salto, e infatti… – ha detto Maldini a Fabio Fazio – Non c’erano le condizioni. Scherzi a parte, dobbiamo essere pronti a investitori stranieri”.
Poi un commento sull’addio di Totti: “Il calcio è sempre stata la mia passione, ma non ho dimenticato il resto della mia vita. Per questo non ho avuto paura quando ho smesso, come invece ha detto di avere Totti. La vita è bellissima, al di là del calcio e delle emozioni che tutti abbiamo provato”.
La Roma non ritirerà il numero 10 a differenza di quanto ha fatto il Milan con il 3 di Paolo: “I miei figli sono spiriti indipendenti e penso che dunque non indosseranno mai la mia maglia numero 3, anche se ne avessero la possibilità in un’altra squadra” ha concluso Maldini.