Torino–Milan è stata una partita spettacolare, ma più che tracce sulla classifica delle due squadre, i 95’ del Grande Torino farà parlare soprattutto per la clamorosa reazione di Sinisa Mihajlovic al fischio finale. La rabbia per l’ennesima rimonta subita ha portato il tecnico granata a sfogarsi contro un tabellone pubblicitario. Inevitabile che le energie da riservare alle interviste sia poca.
Ai microfoni di Premium Sport, Mihajlovic parla con un filo di voce: “Ai ragazzi non ho detto, non lo faccio mai. Parleremo domani. Adesso non sono arrabbiato, ma infuriato e molto deluso. Pareggiare questa partita è stato folle, ripetiamo sempre gli stessi errori e continuiamo a buttare via punti e occasioni. All’intervallo in vantaggio, poi smettiamo di giocare, subiamo e riprendiamo. Lavoriamo tanto, ma non sono riuscito a far fare il salto di qualità alla mia squadra e questo mi dispiace”.
Mihajlovic è un fiume in piena e per la prima volta mette in discussione il raggiungimento dell’obiettivo stagionale della propria squadra: “Così è inutile parlare di Europa: ci proveremo, ma in questo modo diventa tutto più difficile. Non ne parlerò più fino a quando non saremo cresciuti”.
“Abbiamo dimostrato che se giochiamo come nel primo tempo a Milano e oggi possiamo battere una squadra come il Milan, ma non riesco a spiegarmi perché questa squadra smetta di giocare – prosegue Sinisa – Siamo una squadra giovane, ma certe partite si devono saper gestire. Evidentemente c’è un problema di personalità”.
E il mercato? L’amarezza si porta via pure quello: “La società sa bene i pregi e i difetti della squadra. Noi pensiamo a vincere le partite, così la società sarà invogliata a intervenire. Che ci manchi qualcosa è evidente”.