È tutta una questione di prospettive. Se da una parte i tifosi del Parma sarebbero quasi tentati di accantonare l’attesa per la partita del weekend, preferendo conoscere al più presto i nomi del nuovo direttore sportivo e del nuovo allenatore cui affidare la ricostruzione, dall’altra Stefano Morrone ha un solo obiettivo in testa. Congedarsi dal ruolo di primo allenatore crociato e tornare alla guida della Berretti con una vittoria.
Giusto che sia così, visto che nel mare di incertezza che circonda il Parma, l’unico fatto sicuro è che la gara contro il Bassano sarà l’ultima di Morrone sulla panchina della prima squadra, almeno per il momento.
Il traghettamento sarebbe dovuto durare solo per la partita di Ancona, ma come noto il “casting” si è prolungato oltre le aspettative, così ecco la seconda opportunità per l’ex capitano, deciso a riscattare il ko del “Del Conero” magari anche grazie agli allenamenti molto intensi fatti svolgere in settimana, spia che qualcosa non andava sul piano atletico.
Potendo scegliere, poi, la gara contro i giallorossi vale di più di quella contro l’Ancona, perché si tratta di uno scontro diretto.
Il Bassano, che precede il Parma di un punto, è ormai una grande consolidata della Lega Pro, ridotta però al ruolo di outsider dai grandi nomi del girone B. Alla squadra di D’Angelo, che può contare sulla solida proprietà della famiglia Rosso, finalista playoff perdente nel 2015 contro il Como, è mancata continuità, proprio come il Parma. Identico il passo nelle ultime 4 gare (vittoria, pareggio e due sconfitte, ma il Bassano viene da due ko interni di fila), la differenza è che i veneti il primo posto sono riusciti a toccarlo, seppur per poche giornate.
Al “Tardini” sarà sfida da non sbagliare perché anche se la classifica è corta una sconfitta potrebbe costare parecchio a entrambe. E se il timore è che vinca la paura di perdere, a spazzarlo via ci pensa Morrone con la propria proverbiale grinta mostrata nella conferenza di vigilia: “Chiedo ai ragazzi una partita di grande carattere e agonismo, ovviamente con la necessaria qualità tecnica e tattica. Dobbiamo pensare solo a questa gara. In questo campionato correre è quasi più importante che giocare, ad Ancona non è stato tutto da buttare. Ripartiamo da lì”.
Non è mancato un appello al pubblico, in vista del primo test casalingo dopo il ribaltone: “È un momento difficile e per questo chiedo un appoggio particolare ai tifosi che dovranno starci ancora più vicino del solito”.
In sede di formazione, non dovrebbe cambiare nulla rispetto ad Ancona sul piano tattico. Avanti con il 4-3-3: “Chiamarlo 4-3-3 o 4-5-1 cambia poco” ha sviato Morrone, che potrebbe però spostare in mezzo Benassi per l’acciaccato Canini e rilanciare Messina a destra. Chance anche per Baraye al posto di Melandri.
Formazione (4-3-3): Zommers; Messina, Benassi, Lucarelli, Nunzella; Corapi, Giorgino, Scavone; Nocciolini, Calaiò, Baraye