Mario Mauriello, cardiologo, ha parlato a Radio CRC soffermandosi sulla scomparsa di Davide Astori.
“Su 14 milioni di persone che si dedicano allo sport intensamente, le morti annuali non superano le 300. Ovviamente la percentuale è molto bassa, ovviamente si può fare di più, ma non azzerare questo problema perché è un evento imprevedibile. Su Astori si è parlato di bradioaritmia inizialmente, adesso si parla di una tachiaritmia che sono due cose diverse. Cambiano approccio e terapia. Nel caso della tachiaritimia la presenza di qualcuno in stanza poteva cercare di ridurre il rischio che poi alla fine il calciatore morisse” ha detto.
Il capitano della Fiorentina è morto il 4 marzo del 2018.