L’Inter esce dall’Europa League e… sale sul lettino dello psicologo. Il girone che si era aperto con il clamoroso ko contro l’Hapoel Be’er Sheva si chiude con un altro rovescio contro gli israeliani. L’ultima gara a San Siro contro lo Sparta Praga sarà ininfluente così nel libro nero della stagione nerazzurra entra un altro piccolo, record negativo, quello di aver perso quattro partite del girone con tre allenatori diversi.
Dopo De Boer e Vecchi, si arrende anche Pioli, che non sa darsi pace per il crollo avuto dalla squadra nel secondo tempo, dopo una prima frazione quasi dominata e chiusa sul 2-0: “Nel primo tempo siamo andati benissimo, poi nella ripresa abbiamo avuto la palla del 3-0, ma non abbiamo concretizzato, quindi abbiamo smesso di giocare. Siamo stati presuntuosi, non deve più succederci. Abbiamo giocatori di valore, ma dobbiamo imparare a soffrire” il duro monito del tecnico emiliano nel post-gara, che fa il paio con le parole pronunciate da Mauro Icardi.
“Sarebbe stato sufficiente avere lo stesso atteggiamento della prima frazione – continua Pioli, che esclude che il calo sia stato atletico – Non c’entrano le gambe, il problema è la testa. Ho provato a cambiare qualcosa per recuperare l’equilibrio che avevamo perso, ma non c’è stato nulla da fare”.