Giovanni Corrado, ad del Pisa, in una lunga intervista rilasciata a Gianlucadimarzio.com, ha parlato del club toscano ripercorrendo le tappe dell’acquisizione del club e parlando anche della stagione attuale.
“In questi giorni, nel dicembre 2016, stavamo chiudendo l’operazione per l’acquisizione della società – racconta Corrado -. Tutto era nato dall’invito di Andrea Abodi di salvare il Pisa. Ci aveva conosciuto ai tempi del Parma e aveva preso gusto a chiamarci quando le situazioni diventavano complicate. Qui, rispetto a Parma venendo l’anno prima dalla C, i numeri erano inferiori e quindi c’era ancora un flebile margine di salvataggio. La trattativa con la vecchia proprietà è stata lunghissima, a tratti snervante, senz’altro non priva di colpi di scena. Il momento più brutto è stato quando ci siamo ritrovati a casa dell’ex presidente a trattare, chiusi in un stanza per ore e ore con in mezzo un tavolo che sembrava un ring. Ci parlavamo e dopo un certo lasso di tempo noi e lui tornavamo negli angoli della stanza con i nostri rispettivi legali. Ma ce ne sono stati tanti altri di momenti poco simpatici. Ricordo la prima volta che sono venuto a Pisa in occasione della sfida contro il Bari all’Arena. La trattativa sembrava chiusa, invece, torniamo a casa e troviamo la sorpresa: il rifiuto a trattare della vecchia proprietà. Alla fine, però, dopo tre mesi di notti insonni ce l’abbiamo fatta. Benché poi, anche una volta chiusa, abbiamo trovato qualche sorpresa inaspettata”.
Sulla stagione in corso Corrado non si sbilancia: “Sicuramente qualche punto lo abbiamo perso per strada, ma le stagioni sono lunghe. E poi non scordiamoci che in estate abbiamo cambiato la rosa da cima a fondo, con 14-15 elementi nuovi. Io non so quante squadre che sono nella nostra posizione di classifica giocano ogni domenica con quattro under titolari. Serve pazienza, oltre alla coerenza e ad una fede assoluta nel lavoro che si fa”.