Nel novembre 1994 Fabio Quagliarella stava per compiere 12 anni, ma con ogni probabilità aveva già ben chiaro in mente cosa avrebbe fatto da grande. Magie con un pallone tra i piedi, anche se pensare di raggiungere un mito come Gabriel Omar Batistuta era tanto anche per un giocatore ambizioso come a 36 anni è ancora l’attaccante della Sampdoria.
Così le prime parole dopo aver eguagliato il primato dell’argentino di undici partite consecutive in gol in Serie A sono all’insegna dell’emozione pura: “Poter solamente immaginare una cosa del genere fa molto effetto, è una grande emozione. Solo a nominare Batistuta mi vengono i brividi. Sono senza parole” ha detto l’ex juventino a ‘Sky Sport‘.
“Dopo il primo gol ho pensato solo a godermi la serata e ai miei tifosi. Fare questo record a quasi 36 anni è un orgoglio: i sacrifici e il mio passato sono serviti a qualcosa”.
L’exploit della prima parte di campionato, con 16 gol già realizzati, non illude però Quaglia-gol sulla possibilità di tornare in Nazionale: “Il ct deve portare avanti un gruppo e puntare sui giovani, altrimenti non cresceremo mai. È giusto che Mancini faccia le sue scelte. Io gioco per divertirmi”.