È un giovedì da dimenticare quello per le italiane in Europa League. Ci si aspettava due qualificazioni e i rilanci di Inter e Sassuolo e invece il bilancio parla di una sola squadra già ai sedicesimi, la Roma, di una che può guardare con ottimismo all’ultimo turno, la Fiorentina, e di due amare eliminazioni.
ATHLETIC BILBAO-SASSUOLO 3-2
Dopo il suicidio dell’Inter in Israele, si arrende anche il Sassuolo, che esce sconfitta dal San Mames di Bilbao vedendo sfumare con 90’ d’anticipo la prima avventura europea della propria storia, cominciata dal turno preliminare. I neroverdi partono bene e vanno in vantaggio dopo 2’ con un’autorete di Balenziaga, che spedisce nella propria porta un pallone calciato da Pellegrini non trattenuto da Herrerin. Ma dura poco, perché al 10’ pareggia Raul Garcia di testa da corner e con il passare dei minuti la squadra di Di Francesco, ancora in formazione rimaneggiata, cede metri di campo. Il Sassuolo però subisce poche occasioni e anzi inizia bene la ripresa, ma va sotto al 60’ ancora per un colpo di testa, di Aduriz. Defrel avrebbe il pallone del 2-2, ma calcia addosso a Herrerin un gran assist di Ragusa, poi si fa male Biondini (sospetto grave infortunio al tendine d’Achille) e Lekue fa tris a 10’ dalla fine. Il Sassuolo non s’arrende e torna in partita con Ragusa. Non basta, ma i rimpianti stanno a zero.
ROMA–VIKTORIA PLZEN 4-1
Sofferta, ma alla fine arriva la vittoria che manda la squadra di Spalletti ai sedicesimi con un turno d’anticipo. Roma anche già certa del primo posto. Decisivo ancora una volta Edin Dzeko, grazie alla tripletta che lo fa salire a quota 15 gol stagionali. Spettacolare la rete del vantaggio, al 10′, frutto di un’azione personale tutta potenza e classe: il bosniaco protegge il pallone, avanza, rientra sul sinistro e calcia splendidamente a giro. Dura poco, perché al 20’ c’è il pari firmato, beffa delle beffe, da tale Martin Zeman, che di testa punisce la svagata difesa giallorossa. Poi però c’è quasi solo la Roma, che prova a segnare in tutti i modi con Emerson Palmieri nel primo tempo (clamoroso errore a porta vuota) e poi nella ripresa più volte con Salah, stregato dal portiere Kozacik, e con Paredes, che centra la traversa. Serve la doppietta di Dzeko, che arriva a 20’ dalla fine, di testa su cross di Rudiger. Triplica all’81’ Perotti, e non con un gol banale: strano tiro-cross di rabona. Poi l’argentino offre a Dzeko il pallone dell’hat-trick.