Dieci anni senza Stefano Borgonovo

A 10 annni dalla morte di Stefano Borgonovo, l’ex giocatore di Como, Sambenedettese, Fiorentina, Milan, Pescara, Udinese e Brescia portato via dalla Sla, la moglie Chantal Guigard lo ha ricordato sulle colonne del Cittadino.

“Il tempo è volato, ma il vuoto che ha lasciato continua a rimanere immenso. Così come continua a rimanere accesa la speranza di riuscire finalmente a trovare una cura contro la Sla, una malattia subdola e aggressiva, su cui Stefano ha acceso i riflettori come mai nessuno aveva fatto prima. Riflettori che, però, il mondo del calcio continua a tenere spenti, nonostante siano diversi i calciatori deceduti per questa malattia”.

“Ripartiremo con le iniziative per raccogliere fondi per la ricerca. Nessuno si merita di dover combattere contro una malattia come la Sla. Stefano, per primo, non se lo meritava. Mi dispiace anche che a 10 anni dalla sua scomparsa, nessuna istituzione calcistica abbia pensato di organizzare un momento in suo ricordo». «È un’occasione persa -ha aggiunto- sia per ricordare la sua grande carriera come calciatore, sia per parlare di Sla. Ma anche per far conoscere alle nuove generazioni la figura di Stefano. Sarebbe stato giusto anche per lui che il suo mondo, quello del calcio, lo ricordasse. Sarebbe bastato poco, anche solo un torneo di calcio in sua memoria o una serata di sensibilizzazione, ma nessuno ha organizzato nulla. Credo che Stefano sia stato un bell’esempio e varrebbe la pena ricordarlo. Io, ora come ora, non me la sono sentita e non me la sento di organizzare un evento pubblico. Lo ricorderò in famiglia, con i suoi figli che in questi 10 anni sono diventati adulti. Stefano sicuramente sarebbe fiero di loro e di come sono cresciuti”, ha concluso.

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