La Fiorentina spreca il match-point per la qualificazione e dovrà giocarsi tutto all’ultima giornata. Al “Franchi” tanta sfortuna e un pizzico di follia fanno felice il Paok, perché ai viola sarebbe bastato il pareggio per festeggiare qualificazione e primo posto e invece i greci hanno segnato in contropiede all’ultimo minuto di recupero.
Nel dopo-gara, però, Paulo Sousa però non fa drammi, né per il risultato, né per la prestazione:
“Siamo cresciuti nel corso della partita, ci è mancato solo il terzo gol, ma eccetto i primi 15’ molto difficili non posso rimproverare nulla alla squadra, abbiamo mantenuto carattere e intensità fino alla fine – le parole del tecnico viola – Sul terzo gol siamo stati ingenui, ma anche sfortunati. E nel primo tempo c’era un rigore per noi. Adesso ci giocheremo tutto contro il Qarabag, se giochiamo da Fiorentina possiamo vincere”.
Sousa poi non abbassa la guardia sul “caso Bernardeschi”. Le parole dell’allenatore alla vigilia sul numero 10 (“È destinato a una squadra più forte della Fiorentina”), non sono piaciute ai tifosi, ma l’allenatore portoghese ribadisce il concetto: “Sono sempre stato sincero e onesto nella mia vita, l’ipocrisia è un valore che non mi appartiene. Avevo già detto lo scorso anno queste cose su Bernardeschi, ma stavolta sono state riportate in un modo diverso. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso, ma ribadisco che devo essere coerente con me stesso”.