Luciano Spalletti analizza a caldo la vittoria di Roma: “Nel primo tempo la squadra costruiva poco, avevamo poca velocità nel fare girare il pallone e poi perdevamo palla troppo facilmente. Questo mi ha fatto un filo arrabbiare, gli avversari sono stati più bravi di noi. Nel calcio a volte ci vuole anche un briciolo di fortuna e noi oggi l’abbiamo avuta. La Roma è stata un po’ sfortunata per via dei pali, ma la fortuna va dalla parte di chi ha il coraggio di fare le cose e noi abbiamo sempre martellato, pur commettendo in alcune situazioni degli errori: l’idea di fare quel calcio lì c’è stata per tutti i 90 minuti ed è questo atteggiamento che a volte fa sì l’episodio ti giri a favore. Siamo stati premiati per aver creduto in quello che facciamo, anche se dobbiamo ancora prendere confidenza con il nuovo modo di fare”.
“Un altro difensore forte per vincere lo Scudetto? Noi puntiamo a vincere la finale di Champions… Scherzi a parte, bisogna andarci piano e fare discorsi più sensati. Siamo una buona squadra, ma abbiamo bisogno di lavorare. L’accoglienza dei tifosi della Roma? I tifosi mi hanno fischiato perché pensavano che fossi io il motivo dell’addio di Totti, ma io quest’anno non ci sono più quindi avrebbero potuto farlo continuare a giocare. Quindi diciamo che mi hanno fischiato i ‘tottiani’, mentre molti romanisti mi hanno inviato messaggi amichevoli”, conclude a Premium.