Il pareggio con la Macedonia ha mandato su tutte le furie gran parte degli italiani. E a farne le spese, come spesso succede in questi casi, è stato l’allenatore. Quantomeno sul web.
Tra il serio e il faceto sono spuntati i nomi del successore di Giampiero Ventura. C’è chi vorrebbe mandarlo via subito, chi vorrebbe concedergli di giocarsi gli spareggi (e accantonarlo anche in caso di qualificazione a Russia 2018) Altri invece lo assolvono, analizzando la rosa a disposizione del timoniere ligure, considerata non all’altezza della situazione. E affermano che se si dovesse staccare il biglietto il Mondiale sarebbe giusto poi disputarlo con lui in panchina.
Non manca la fantasia a chi sollecita il ribaltone. C’è chi, addirittura, chi invoca l’ingaggio di Giorgio Rumignani, mitico ex allenatore di Teramo, Barletta, Ravenna e Monza, tra le altre, noto per essere riuscito in imprese disperate con le sue squadre. A scaldare i cuori, però, è soprattutto Carlo Ancelotti. Fresco di esonero dal Bayern Monaco il tecnico emiliano non ha mai fatto mistero di volere, un giorno, approdare in Nazionale. Per più di uno quel giorno è arrivato. Qualche nostalgico vorrebbe richiamare Marcello Lippi dalla Cina, Maurizio Sarri affascina tutti (“Chiediamolo in prestito a De Laurentiis per gli spareggi almeno”, azzarda qualcuno) e circolano con insistenza anche i nomi di Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti, fino ad arrivare a quello dell’attuale commissario tecnico dell’Under 21, Gigi Di Biagio.
Molte critiche sono cadute addosso a Ventura per quanto detto dopo il triplice fischio della sfida con la Macedonia. “Nel primo tempo non avevamo rischiato niente riuscendo a segnare nel finale, ma il secondo è stato deludente. Qualche giocatore è sceso di tono, chi gioca poco nei club ha perso smalto. Abbiamo perso lucidità, non ci siamo più resi pericolosi e a quel punto se non si propone nulla è inevitabile prendere gol, pur avendo subito solo un tiro. L’Italia non dovrebbe mai essere fischiata perché ci rappresenta, anche se nel secondo tempo abbiamo fatto male. Finché diciamo questo e finché diciamo che siamo rimasti a Madrid non cresceremo mai. Speriamo che in vista dei playoff chi gioca meno nelle proprie squadre metta minuti nelle gambe in modo da poter proporre un calcio migliore”, ha detto, venendo accusato da molti sul web di avere spostato il problema. Che sarebbe lui.