Zdenek Zeman torna a Foggia per la prima volta da avversario dopo il secondo addio nel 2011 e si porta a casa i tre punti grazie ad un gol di Mancuso che riavvicina i biancazzurri ai playoff.
Il tecnico boemo ha commentato la gara ai microfoni di Sky Sport, prima di soffermarsi sull’inevitabile amarcord. “Nel primo tempo hanno giocato bene entrambe le squadre, è vero che il Foggia ha preso due pali ma più per disattenzione nostra. Non sono contento di come la squadra ha giocato nel secondo tempo, non siamo riusciti a giocare pur avendo spazi a disposizione, ma ormai giochiamo sempre così. Almeno sono contento per la classifica. Spero che la squadra si renda conto di quello che può fare e che deve fare.
“Il ritorno al Foggia? Da avversario sono venuto 23 anni fa con la Lazio. Mi aspettavo l’applauso, tanti foggiani si ricordano di me. Mi fa piacere anche per i giovani, vuol dire che i vecchi hanno raccontato di me e mi fa piacere per la targa che mi hanno consegnato sulla quale c’era una mia descrizione abbastanza fedele… Peccato per la mia ultima stagione qui, avevo una grande squadra, non da Serie C, con giocatori come Farias, Sau, Insigne e Salamon. Se non siamo arrivati a vincere il campionato, vuol dire che c’era qualcosa che non andava. Ma per me non è stato un fallimento, abbiamo perso punti anche per qualche episodio che non dipendeva dal campo. Casillo ha fatto a Foggia grandissime cose in passato, io avevo fiducia in lui“.