Un Baccaglini-bis a Palermo? Improbabile.
Questo il sunto della piccata replica con cui l’ex Iena ha liquidato Maurizio Zamparini a due giorni dall’interruzione della trattativa per il passaggio di proprietà del Palermo.
Il patron rosanero, pur definendo “ridicola” la proposta di Baccaglini, aveva lasciato aperta la porta a un’eventuale nuova offerta,
Ma l’acquirente ha tagliato corto: “La mia squadra e io prendiamo atto del rifiuto della nostra proposta per l’acquisizione del Palermo Calcio – scrive Baccaglini in una nota – In questi mesi ho chiamato a raccolta quelli che reputo tra i migliori professionisti per strutturare un progetto che potesse essere sostenibile e di crescita per il futuro della società”.
Poi Baccaglini entra nel dettaglio della proposta d’acquisto:
“Acquistare il Palermo sarebbe stato un investimento e come tale sarebbe dovuto quadrare anche a livello numerico. Il risultato di questo intenso lavoro è un’offerta che a nostro giudizio poteva soddisfare tutte le parti interessate con le doverose garanzie di pagamento, tenendo chiaramente gli interessi della squadra al primo posto, com’è giusto che sia. Ad avvalorare questo, la struttura dell’offerta prevede una dilazione dei pagamenti su base comunque garantita con un’ulteriore importante integrazione anch’essa garantita alla promozione in serie A. Ritengo che le garanzie circa il piano di investimenti, che chiaramente passa anche per lo sviluppo imprenditoriale di nuove strutture come lo stadio e del centro sportivo, non siano di diretta competenza di Zamparini dal momento che il club non sarà più di sua proprietà”.
Infine, l’arrivederci che assomiglia a un addio: “Alla città che così calorosamente mi ha accolto rivolgo un sentito grazie con la speranza che un giorno le nostre strade potranno tornare a incrociarsi e che nel frattempo possa trovare la necessaria serenità”.