Massimiliano Mirabelli, nella serata di martedì, è stato ospite a Telelombardia e ancora una volta ha parlato della sua esperienza al Milan e dell’affare Cristiano Ronaldo.
“Abbiamo fatto una squadra giovane con giocatori forti, bilanciando le entrate con un mercato in uscita importante – ha esordito il dirigente calabrese – senza accontentare le richieste dei vari procuratori che per far lasciare Milano ai propri assistiti volevano un incentivo. Infatti, quando siamo andati via, molti di loro hanno festeggiato”.
Sul possibile arrivo di Cristiano Ronaldo: “‘C’è stata la possibilità e questo lo ha ammesso anche Fassone che continua a essere un mio amico. Posso assicurare che se ci fosse stata la proprietà attuale Ronaldo giocherebbe nel Milan. Io avevo concluso l’accordo con l’agente sia per quanto riguarda l’ingaggio sia per quanto riguarda il costo del cartellino. La Champions? Ronaldo ci ha detto: “Non ho mai vinto l’Europa League e vincerò anche quella”. Fassone si è preso poi la responsabilità di bloccare tutto dopo un’attenta analisi”.
Su Mr Li: “Non ci è mai mancato nulla. I bonifici arrivavano all’ultimo, ma arrivavano. Mi fidavo di Berlusconi visto che garantiva di aver dato al Milan a questi cinesi rappresentati da un grande uomo d’affari con dei grandi avvocati e grandi banche d’affari alle spalle. I giocatori acquistati sono stati tutti pagati. La cosa assurda, un vero mistero, è che la proprietà ha perso tutto quando c’erano diversi compratori pronti a rilevare il club”.
Su Montella e Kalinic: “Quando abbiamo rinnovato con Montella ero convinto della scelta. Io ero in trattativa con Aubameyang e avevamo un accordo sia con lui e sia con il Borussia Dortmund, ma alla fine si è messo di traverso il padre del ragazzo e ha fatto saltare tutto. Quindi ho esaudito il desiderio dell’allenatore e ho preso Kalinic. Prima che me ne andassi stavamo trattando Morata, Immobile, Benzema e anche Higuain, che ha parlato direttamente con Gattuso”.