Nuvoloni neri su Milanello il giorno dopo la batosta subita a Genova contro la Sampdoria. I dirigenti Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli hanno incontrato, in privato, l’allenatore Vincenzo Montella dopo la debacle.
Il Milan a Marassi è uscito sconfitto sotto tutti i punti di vista, senza aver mai dato la sensazione di essere pericoloso: una prestazione che ha allarmato la dirigenza, che ha espresso al tecnico il suo disappunto e ha fatto capire all’ex Aeroplanino che le prossime tre partite, contro il Rjieka in Europa League, e contro Roma e Inter in campionato, saranno decisive per il suo futuro.
Fassone e Mirabelli non chiedono tanto i risultati (comunque cruciali per continuare a credere nel quarto posto) quanto un atteggiamento diverso da parte della squadra, che in questo avvio di stagione si è dimostrata incapace di rimontare gli svantaggi.
Nel mirino dei tifosi, oltre a Montella, è finito anche il presunto nuovo leader della squadra Leonardo Bonucci: nonostante il cambio di modulo, scelto appositamente per metterlo più a suo agio, l’ex Juventus ancora non convince e contro i blucerchiati è stato tra i peggiori in campo.
Fassone nel dopo gara ha affondato durissimo il colpo: “Non ci sono alibi, ho visto una squadra in confusione e con un atteggiamento sbagliato, certamente non da Milan. Se sono qui a parlare è perché dopo sei gare non posso accettare due ko, non può diventare una routine. Tanto più che la Samp credo non sia dello stesso livello del Milan: sono un uomo di numeri e so che hanno un fatturato che è un terzo del nostro. Mi aspetto che una pronta reazione”. I fantasmi per Montella si sono già materializzati.