Spal, scoppia la guerra tra tifosi e società

La stagione del grande ritorno in Serie A dopo 49 anni deve ancora cominciare, ma l’idillio tra la Spal e i propri tifosi sembra essere già scemato. 

La colpa non è delle prime mosse di mercato che si muove in ogni reparto, bensì dei prezzi degli abbonamenti, rincarati fino a far infuriare il popolo ferrarese.

La rabbia dei tifosi si è sfogata sui social networks contro tutta la dirigenza, accusata di lucrare sulla passione dei tifosi, incluso il direttore sportivo Davide Vagnati, invitato ad effettuare “tre o quattro acquisti in meno in sede di mercato per puntare su prezzi di base come tutte le altre squadre del campionato”.

Secondo i listini, la Spal è diventata la seconda società più cara d’Italia dopo la Juventus: “La società vuole industrializzare il rapporto con i tifosi speculando sulla passione e sui bambini per poi arruffianare parlando del dodicesimo uomo. Una vergogna” si legge sui social.

A difesa della proprietà è intervenuta la moglie del patron Simone Colombarini, Elisa Colognesi: “Siamo in A e se vogliamo mantenere la categoria serve l’aiuto di tutti, sponsor e pubblico; noi da soli non ce la facciamo”.

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