In casa Palermo sarebbe dovuta essere la giornata dello storico passaggio di proprietà, con l’uscita di scena di Maurizio Zamparini dopo 13 anni a favore di Paul Baccaglini.
E invece, nonostante le parti abbiano trovato un accordo, il famoso closing è slittato al 30 giugno. Nell’attesa, il presidente in sella ha cominciato a programmare la prossima stagione.
Individuato l’allenatore giusto in Bruno Tedino, strappato al Pordenone dopo la seconda eliminazione consecutiva alla semifinale playoff di Lega Pro, Zamparini ha dato il benservito anche a Alino Diamanti, nonostante il buon finale di stagione. E l’addio non è stato tenero:
“Diamanti va via perché non rientra nei piani dell’allenatore, non per qualche motivazione di natura personale – ha spiegato Zamparini a ‘Live Sicilia’ – Tedino vuole un organico da combattimento, di corsa, e naturalmente non possiamo tenere calciatori che sono venuti qui per svernare. E dico questo, pur volendo bene a Diamanti. Se un giocatore in tre campionati fa solamente due gol, ci sarà pure un motivo“.