La forza dei nervi distesi. Carlo Ancelotti è pronto per un’altra sfida al Liverpool, avversario non certo inedito nella propria carriera di calciatore e allenatore.
I ricordi amari (finale di Coppa Campioni persa da giocatore, seppur infortunato, della Roma e di Champions da allenatore del Milan) sono tanti quanti quelli gioiosi (rivincita in rossonero e Premier vinta ad Anfield con il Chelsea), ma alla vigilia della gara che può valere il pass per gli ottavi ai danni dei vice-campioni d’Europa il tecnico emiliano sceglie di non rispondere alle provocazioni di Klopp (“Se non succede nulla di strano nell’arbitraggio andremo agli ottavi”): “Credo che Klopp sia consapevole del fatto di dover fare una grande partita per vincere domani, noi dobbiamo pensare a giocare come sappiamo: la partita d’andata ci ha dato fiducia. E’ normale che ci sia il sostegno di un pubblico che è stato sempre presente nelle gare importanti, sappiamo che Anfield è uno stadio fantastico e che sa dare una carica particolare al Liverpool. L’arbitro? Dobbiamo essere preoccupati il giusto…”.
Meglio pensare al campo: “Ci siamo pre-occupati, che vuol dire occuparsi prima, di questa partita. Siamo contenti e orgogliosi di poterla giocare e di farlo con un piccolo vantaggio. La torta è stata fatta, adesso ci vuole la ciliegina. La formazione? Non la so neppure io, avete fatto bene a non chiedermela…”.
Infine la risposta a chi chiede se il passaggio del turno potrebbe dare linfa per la rincorsa alla Juventus: “Non abbiamo bisogno di aspettare questa partita per sapere quanto è forte la mia squadra, decide solo se possiamo andare avanti in Champions oppure no. Lo straordinario è già stato fatto, domani occorre fare una bella partita ma è nelle corde, la nostra stagione andrà avanti con la Champions o senza, con il massimo delle nostre possibilità e della convinzione”.