Giornata speciale per Vincenzo Nibali che ha risposto alle domande di quasi settecento studenti di tre istituti superiori di Carate Brianza, senza nascondersi e svelando divertenti retroscena del passato.
“A scuola andavo malissimo, in pagella avevo voti scandalosi specialmente in condotta. Papà Salvatore un giorno non fece grossi discorsi, mi prese la bici e la segò in due: chi se lo scorda… A 10 anni scappavo da scuola e da casa: dovevano venirmi a riprendere nelle sale giochi. Anche quando non volevo andare in bici, papà mi infilava il casco, mamma la maglia e mi facevano uscire, altrimenti in casa combinavo guai”.
E ancora: “«Il doping è da stupidi, è una scorciatoia molto breve che non porta da nessuna parte. Qual è il primo pensiero che ho avuto dopo la cadutadi Rio 2016? Ragazzi, che vi devo dire? Mi sono girate le palle!”.
Lezione finale: “Il momento più duro viene dopo una vittoria. Non bisogna sedersi, ma pensare al nuovo obiettivo”.