“7, come le sconfitte subite dal Parma in questo campionato. 7, come i punti che distanziano gli emiliani dalle prime della classe, Frosinone e Palermo. 7, come la posizione in classifica dei ducali”. Enrico Boni, opinionista per Sportal.it, ha fatto bene i conti. E, rammaricato per la prestazione (con sconfitta) di Calaiò e compagni a Cremona, aggiunge un altro numero, allarmante: 429, come i minuti che sono passati dall’ultima rete realizzata dagli emiliani, l’8 dicembre, contro la Ternana.
“E’ stato polverizzato il record dell’Ascoli”, evidenzia, prima di andare alla carica. “Ho visto una squadra di una mollezza unica, che ormai ha il tremendo vizio di accontentarsi del punticino. E poi è arrivato il gol dei grigiorossi, tutt’altro che inatteso, che ha impedito ai ragazzi di ottenere il quinto pareggio di fila. Ma sarebbe cambiato poco”.
Sul banco degli imputati Roberto D’Aversa. “Mi è parso in confusione mentale durante la gara e rassegnato dopo il triplice fischio, mentre rispondeva alle domande dei giornalisti presenti allo Zini, ai quali ha tenuto a ricordare di essere alla guida di una neopromossa. Io lo avrei mandato via a settembre, dopo le tre sconfitte di fila, e vedo con piacere che sul mio carretto adesso stanno salendo in tanti”.
L’alternativa invocata dai tifosi crociati porta il nome di Francesco Guidolin, Boni approva (“Anche se non mi ha mai esaltato”) ma rilancia, con un tris: Roberto Stellone, Massimo Drago, Gigi De Canio (“Un mio pupillo”).
“E’ stata fatta una campagna acquisti faraonica in estate e ne è stata fatta un’altra di altissimo livello a gennaio. Chiunque, oggi, verrebbe a Parma a prendere in mano una formazione del genere. Che, checché se ne dica nella stanza dei bottoni societari, è stata costruita per andare in serie A già quest’anno e senza passare dalle forche caudine dei playoff. E invece si ritrova a guardarsi le spalle da squadre quali Perugia, Salernitana, Carpi…”.