Fabio Lucioni è pronto al contrattacco. Poche ore dopo la squalifica di un anno inflitta dal Tribunale Nazionale Antidoping, il difensore del Benevento è un mix di rabbia e voglia di non mollare.
Intervistato da Sky Sport 24, il difensore umbro ha infatti dichiarato di essere pronto a presentare ricorso, affidandosi al proprio avvocato: “È come se fosse caduto un filmine a ciel sereno, non avrei mai pensato che dopo l’assunzione delle colpe da parte del medico mi venisse dato un anno di squalifica. Non siamo andati con l’idea di prenderci gioco della commissione antidoping, ma con l’intento di dire la verità. evidentemente non è bastato ed ora c’è rammarico. Pago responsabilità non mie. Ho parlato con il mio avvocato subito dopo la sentenza, ci riconfronteremo domani, aspetteremo quello che scriverà la commissione e prenderemo una decisione, ma sicuramente il ricorso verrà fatto. Io ho fatto tutte le categorie professionistiche, sono arrivato in Serie A a trent’anni, era un sogno che avevo sin da bambino e mi è stato tolto dalle mani, però continueremo a lottare affinché venga ridota questa squalifica, non molleremo, vedremo cosa succederà”,
Queste invece le parole dell’avvocato di Lucioni, Saverio Sticchi Damiani: “Il collegio ha riconosciuto tutte le attenuanti previste dalla normativa, ma non si è sentito di applicare la norma sull’assoluta mancanza di responsabilità, che era quello che chiedevamo in via principale. Dispiace perché si poteva arrivare a una decisione del genere in tempi meno lunghi e senza illudere il ragazzo. Era opportuna una gestione più attenta dei tempi del processo. Andremo avanti, perché questo è uno dei pochi casi nei quali si può davvero escludere completamente la responsabilità dell’atleta”.