Il Milan riparte dal gol di Patrick Cutrone che al 94’ di un’apparentemente ordinaria gara di Europa League ha, se non spento, quantomeno messo il silenziatore allo stato di crisi che avrebbe travolto il Milan qualora si fosse concretizzato il pareggio contro il Rijeka.
L’esultanza di Montella dopo il 3-2 non è stata banale, anche perché il prossimo ostacolo in campionato si chiama Roma, anche l’ultimo prima della sosta.
Vietato sbagliare pure per questo di fronte all’avversario più forte incontrato finora in campionato, ma il tecnico rossonero prova a minimizzare le polemiche nate dopo la sconfitta contro la Sampdoria:
“Le parole di Fassone sono in linea con quelle che ci diciamo privatamente. Ho dato le mie risposte e le mie analisi. Mirabelli? Con lui c’è un rapporto veramente splendido, sia professionalmente che personalmente, e ahime sto più con lui che con mia moglie… C’è davvero una grande sintonia, mi dà il suo supporto ma senza essere invasivo. Non so da dove siano uscite queste storie di liti e crisi interne, sono tutte inventate”.
“Mi pare si stia davvero ingigantendo tutto – lo sfogo di Montella – Noi sì siamo il Milan, ma all’inizio dell’anno abbiamo fatto una rivoluzione. Quando si costruisce una casa, si parte dalle fondamenta che sono i calciatori, ma poi bisogna fare tutto il resto, tirando su i muri con la mentalità ed arredarla con il gioco. Solo dopo accenderemo il televisore e ci divertiremo. È vero che dobbiamo arrivare in Champions, ma prima ci serve la mentalità che troveremo con la coesione e restando uniti e comunque siamo in linea con i nostri obiettivi. Purtroppo queste critiche arrivano anche ai calciatori, io devo tranquillizzarli su questo per farli giocare più liberi e leggeri”.
Montella difende poi Bonucci e non si sbilancia sulla presenza da titolare di André Silva, bomber di Coppa forse però ancora non pronto per la Serie A: “I rapporti sono ottimi, la fascia di capitano non ha cambiato nulla. Leonardo è bravissimo ad accettare tutto, poi ovviamente sa di dover migliorare. Se sta pensando troppo alle sue responsabilità? Questa è una domanda che mi sono posto anche io. Ho già approfondito questa tematica”.
“Il modulo contro la Roma? Andiamo avanti così facendo solo piccoli accorgimenti, ma questo è l’assetto che ci dà maggiori sicurezze. La linea ormai è questa. Ripartiamo dall’orgoglio che abbiamo mostrato contro il Riejka, la Roma è fortisisma in attacco: vorremmo farlo diventare uno scontro diretto, ma non dimentichiamo che lo scorso anno hanno chiuso con oltre 20 punti di vantaggio. André Silva può ancora crescere ancora, ma non so quanto sia pronto per il calcio italiano”.