Luciano Spalletti s’aggrappa a Francesco Totti. In attesa della ripresa dell’Europa League, la marcia della Roma verso un trofeo, considerando il distacco in campionato dalla Juventus, passa anche dalla Coppa Italia. E allora il rigore trasformato al 95’ dal Capitano nel quarto di finale contro il Cesena è ossigeno per una Roma ancora con la testa al ko contro la Sampdoria e alla coda del mercato;
“Avevo avvertito i ragazzi che sarebbero venuti a giocarsi la partita della vita, per questo avevo mandato in campo una formazione di tutto rispetto – ha detto Spalletti a Rai Sport al termine della gara – Nel primo tempo siamo andati in difficoltà, poi ci siamo messi a quattro e siamo cresciuti. Purtroppo sono i rischi che si corrono vivendo in un ambiente in cui si esaspera tutto, a volte è bello, altre meno… Il rigore? Secondo me c’era, ma se me lo danno contro mi arrabbio”.
Inevitabile un commento sulla prova di Totti. E Spalletti sceglie la metafora ad effetto. Anzi, più di una: “Francesco è veramente il Muhammad Ali del calcio. Lui tenta sempre il colpo del ko, ma a volte gli altri non vedono le sue giocate. Quando gioca conviene sempre dargli il pallone, è meglio di una banca: l’anno scorso ha ritirato su la gente dal parcheggio”.