Mentre Max Mirabelli e Marco Fassone sono in Germania per provare a chiudere l’acquisto di Ricardo Rodriguez, l’esterno sinistro svizzero di origini cilene che dovrebbe essere il terzo volto nuovo dell’inizio di estate rossonera, dopo Mateo Musacchio e Frank Kessié, in attesa di virare su Lucas Biglia, in casa Milan tiene banco il caso Donnarumma.
Tra slanci di ottimismo e pause di riflessione, il futuro del numero 99 rossonero è tutto da scrivere e mentre la società avrebbe posto la deadline al 18 giugno, giorno dell’inizio dell’Europeo Under 21 cui Gigio dovrebbe prendere parte, nella vicenda è intervenuta anche la Curva Sud.
Attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale curvasudmilan.it, il settore più caldo del tifo rossonero ha preso posizione in maniera esplicita:
“Scriviamo queste righe, nostro malgrado, perché riteniamo folle la situazione venutasi a creare con il ‘caso Donnarumma’. Stiamo parlando di un fenomeno ma pur sempre di giovanissima età, che in mano ad un procuratore senza scrupoli, sta trovandosi in una situazione che sta innervosendo e non poco società e tifosi del Milan. E’ incredibile come un personaggio possa fare tutto questo tenendo in scacco la società Milan e in parte anche un ragazzo di 18 anni che passa dal baciare la maglia ogni domenica a essere oggetto di discussione, inevitabilmente, dato che sembra un battere cassa fine a se stesso, quello che sta avvenendo. La volontà del giocatore deve avere un peso, la volontà delle società anche, non è possibile che certi personaggi possano non avere scrupoli, e permettersi certi comportamenti, dato che lo scopo principale di questo mercante, è trovare l’accordo e inserire clausole a proprio favore, per cui come avvenuto con la Juventus e Pogba possa intascare un sacco di soldi su una futura rivendita. Parliamo tanto di un calcio italiano in grande crisi, e con un potere economico inferiore a quello di altre nazioni, ma se le regole consentono a certa gente di portare via soldi dal mondo del calcio per il proprio tornaconto personale, diventa impossibile sperare in una crescita. Si tratta di milioni di euro che escono dal circuito del calcio e che non ci rientreranno mai più. Ci sono società all’estero che con certi procuratori hanno chiuso, purtroppo al Milan qualcuno pensò bene di aprire le porte a certa gente e purtroppo oggi si vedono i frutti di quel tipo di gestione. Auspichiamo che la nuova società possa finalmente liberarsi di questi personaggi e ripartire in maniera virtuosa, senza subire ricatto alcuno. E speriamo vivamente nell’intervento della federazione, al fine di limitare il potere in mano ai procuratori, perché tutte le componenti del calcio siano sotto una regolamentazione che abbia come scopo finale la crescita del nostro movimento e non delle tasche di chi gestisce i rapporti tra giocatori e società. A Gigio chiediamo di dimostrare ancora una volta carattere e amore per il Milan, ma con fatti concreti, perché purtroppo l’amore non si alimenta solo con i baci ma anche con grandi gesti”.