“Non posso accettare questo attacco frontale, inammissibile e ingiusto. Porteremo avanti il Progetto Ryder Cup 2022, un evento irrinunciabile non solo per il golf, ma anche per tutto lo sport italiano”. Lo ha detto Franco Chimenti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Auditorium del Palazzo delle Federazioni a Roma e alla quale il Presidente della FIG è intervenuto insieme a Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022, che ha evidenziato il grande ritorno economico per il Paese pari a circa 513,4 milioni di euro.
“Non rinuncio – ha proseguito Chimenti – a quello che ci siamo guadagnati superando candidature forti come quelle di Austria, Germania e soprattutto Spagna. Abbiamo chiesto la fideiussione del Governo, perché voluta dal Board della Ryder Cup Europe come fondo di garanzia, ma la Federazione non ha bisogno di quei soldi, essendo in grado di sopperire tranquillamente e andare avanti con le proprie forze. Abbiamo sempre lavorato con onestà e trasparenza e posso garantire che non ci saranno sperperi nell’organizzazione. Stiamo per firmare un accordo con l’advisor Infront per 41 milioni di euro e il resto arriverà per altre vie”. In conclusione Chimenti ha aggiunto: “Mi spiace leggere che il nostro sport è considerato ancora d’élite. In realtà è accessibile a tutti, anche grazie al tesseramento libero”.
Gian Paolo Montali ha portato in evidenza i valori del percorso avviato dalla FIG dopo l’aggiudicazione.
“Il Progetto ha una duplice valenza: sportiva ed economica ed assicura un forte impatto sociale con la creazione di migliaia di posti di lavoro e la difesa di tutte le figure professionali che operano nelle 413 strutture golfistiche italiane. Tutti gli eventi e i format legati alla Ryder Cup 2022 offriranno infatti opportunità di impiego per i giovani. L’effetto Ryder Cup ha già prodotto una crescita del turismo golfistico nel Paese con un aumento di circa il 20% dei green fee da giocatori stranieri.
Per quanto riguarda il ritorno economico per il Paese, KPMG Advisory ha elaborato una stima degli impatti diretti ed indiretti derivanti dall’organizzazione della Ryder Cup 2022 e degli eventi connessi nel periodo 2016-2027. Tale stima, che ammonta complessivamente a circa 513,4 mln di euro, risulta così suddivisa: 277,4 mln per impatti diretti legati all’incremento della domanda interna conseguente agli investimenti necessari per l’adeguamento delle infrastrutture, ai consumi dei soggetti coinvolti e alle spese di gestione dell’evento Ryder Cup e di tutte le manifestazioni collegate. Si stimano 236 mln circa per impatti indiretti, di cui circa 126,1 mln derivanti dall’aumento della domanda interna, circa 83,9 mln di euro per incremento del gettito fiscale, circa 26 mln di nuove entrate fiscali direttamente trattenute a titolo di imposta sui montepremi dei tornei. Sotto l’aspetto agonistico ci saranno grandi tornei internazionali nei prossimi dodici anni che coinvolgeranno tutto il territorio nazionale con 37 eventi principali: 12 Open d’Italia, 12 Open Senior Tour e 13 tornei del Challenge Tour e circa 60 gare del circuito internazionale Alps Tour per un totale di circa 97 manifestazioni sportive internazionali”.
Montali ha inoltre sottolineato: “Il nostro è uno sport altamente educativo, che abitua al rispetto delle regole. Vogliamo coinvolgere i giovani portando il golf anche nelle scuole e nell’Università”.